mercoledì 6 maggio 2015

Qua, dove si respira l'aria di mare!




QUA, DOVE SI RESPIRA L’ARIA DI MARE!


Noi, piemontesi naviganti senza meta. Noi, piemontesi nati con la vista delle montagne dietro casa e l’odore di mare che non possiamo assaporare. Noi, piemontesi che il mare lo abbiamo conquistato con la nostra audacia, forza, voglia di libertà…
Questo è un luogo magico, silenzioso, storico. Lassù, o meglio laggiù. Perché non siamo più nella nostra regione, ma abbiamo varcato anche questa volta il confine. Quel confine a sud che significa terra ligure, mare, vacanze. Eppure sfido tanti di noi, che centinaia di volte hanno percorso la Torino-Savona, ‘attraccato’ la propria auto su di un lungomare affollato, trascorso week end, settimane, mesi in una località turistica,a giurare di averavuto la voglia, la forza o semplicemente la curiosità di esplorare quella terra di nessuno, così incantevole e reale che vive in equilibrio tra la montagna e quello sconfinato e sottile colore blu, sospesa tra mare e cielo che è l’entroterra di una regione alquanto affascinante e poco esplorata. Sentieri, paesini, storia. E per cominciare la nostra nuova esplorazione partiamo da una piccola località di poco più di 150 abitanti. Eppure questo paesino è entrato di diritto ad essere considerato uno dei più bei borghi d’Italia.

Stiamo parlando di Castelvecchio di Rocca Barbena, comune 400 metri sopra il livello del mare a cinquanta chilometri dal capoluogo Savona. Uno di quei posti difficili da descrivere se non ci si è mai andati. Un nome da favola per un piccolo paese in cui è la pietra a far da padrona. Un castello imponente, delle viuzze che si inerpicano in un centro storico che nulla ha da invidiare a nessun altro borgo antico di questo nostro Paese. Il mare è a pochi passi, poco più di dieci chilometri, ma qua siamo in un altro mondo che ci riporta indietro nel tempo, in quell’ottocento dove la vita doveva svolgersi nel silenzio e nella beata quotidianità racchiusa in questo borgo. Il tramonto di Castelvecchio è unico. Il fumo che si alza dai camini in una serata di autunno crea un’atmosfera che va a genio per gli amanti dei momenti nostalgici. Luogo amato da artisti in cerca di ispirazione, di pazzi venuti a contemplare la luna, di sognatori alla ricerca di un qualcosa che da altre parti sarebbe persino difficile immaginare.

A dominare questo paese ‘murato’ della Val Neva ligure è il Castello, costruito nell’XI Secolo dai Clavesana e appartenuto per secoli alla nobile famiglia dei Del Carretto. Ma di particolare interesse, passeggiando tra le antiche case, scorgiamo la Chiesa dell’Assunta, la piazza della Torre su cui si affaccia l’Oratorio dei Disciplinati e poco più in là, sulla strada che conduce al cimitero, troviamo il Santuario della Madonna della Grazie da cui possiamo ammirare un panorama stupendo su questo borgo.

Non resta che pensare e agire. Pensare che anche quando siamo in vacanza in una bella località di mare in Liguria, non solo esistono i ‘budelli’, il lungomare e la trafficata Aurelia, ma anche un territorio da scoprire, proprio alle nostre spalle, verso quel Piemonte che nasce dietro le Alpi Marittime e poi agire, partire, scoprire. Castelvecchio di Rocca Barbena e la Val Neva sono pronti a farsi conoscere e regalarci angoli ed emozioni che nonostante la sua bellezza infinita e sconfinata, sua maestà il mare non può darci. Qua, dominati dalla Rocca Barbena (1142 metri), tra vicoli in pietra e case antiche, si respira l’aria di mare ma lontano dal caos della costa tra storia e natura.
Insomma… luogo ideale per splendide passeggiate e per una giornata veramente di armonia, serenità e tranquillità…



Nessun commento:

Posta un commento